Integratori, falsi miti da sfatare

informarsi per non cadere nei tranelli delle scorciatoie.

Cosa sono gli integratori alimentari? Sono dei preparati che integrano la normale alimentazione, ovvero, una fonte concentrata di nutrienti. Possono essere composti da una o più sostanze di origine vegetale, come le erbe, o sostanze di natura non vegetale ma comunque naturali, come la propoli, la pappa reale o il polline d’api. Sono disponibili in commercio in varie forme: capsule, compresse, preparati in polvere, gocce, sciroppi. Possono essere utilizzati solo per via orale.

Chiariamo subito: gli integratori non sono medicine. Non sono neanche prodotti dietetici. Non servono a curare delle malattie o a dimagrire. Servono, forse, in pochissimi casi, a favorire il benessere dell’organismo. Non servono a nulla che non sia ottenibile con una dieta equilibrata e ricca di frutta/verdura (a costi nettamente inferiori e soprattutto più naturali). Con pochissime eccezioni. In linea generale una corretta alimentazione è sufficiente a garantire all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno. In un soggetto sano e senza carenze non servono integratori, che, come dice il nome, vanno ad integrare una mancanza. Se per qualche motivo appunto l’alimentazione non è in grado di apportare le corrette quantità di qualche micronutriente allora si usa l’integratore. Ma solo dopo che la mancanza sia stata accertata, non a caso. Per questo assumere multivitaminici è spesso totalmente inutile. Perché è rarissimo trovarsi in deficit di tutti i micronutrienti.

I risvolti scientifici per gli integratori di antiossidanti ad esempio non hanno condotto ad una utilità reale ed accertata: sembrerebbe addirittura che un accumulo esagerato di antiossidanti possano avere l’effetto opposto di quello sperato. Questo è uno dei casi in cui consiglio di rivolgersi sempre ad un professionista serio e preparato. Un esempio paradossale? in tanti multivitaminici consigliati in età fertile è presente la vit. A, che in caso di concepimento va tenuta sotto controllo perché l’eccesso nuoce allo sviluppo fetale, e questo molte donne lo ignorano. Figuriamoci chi ci sta propinando di assumere un integratore senza conoscere la nostra condizione di salute e che non ha un titolo di studio né l’abilitazione per poterlo fare (teniamo a mente che le diagnosi le fanno solo i medici mentre i biologi nutrizionisti possono al limite consigliare solo dopo aver avuto le certezza che sia stata fatta una eventuale diagnosi).

Personalmente ritengo che l’uso di un integratore per prevenire la caduta dei capelli, per migliorare l’elasticità della pelle o per prevenire l’invecchiamento, non può fare molto senza una buono stile di vita e senza una alimentazione equilibrata e varia. Ricordiamoci che:  Il metabolismo accelera solo in due modi: mangiando e… sudando! Poi vi sono sostanze che lo accelerano per brevissimo tempo e quindi sono ovviamente inutili. Altre che lo accelerano per più tempo ma poi ci fanno rischiare di avere gravi ripercussioni sulla nostra salute, come ad esempio un infarto. La maggior parte degli integratori in commercio non servono a nulla. Chiediamoci sempre: ma se veramente avessimo trovato il prodotto che fa accelerare il metabolismo senza effetti collaterali, come mai più di mezzo mondo è sovrappeso o obeso?

Nulla può farci stare bene quanto una alimentazione sana e varia, attività fisica costante. Di fondamentale importanza è l’assenza di una legge che regoli il mercato degli integratori, a prescindere dal tipo di quest’ultimi. In altre parole le aziende che li immettono sul mercato non devono dimostrarne preventivamente la loro reale efficacia. Inoltre, a causa del costo elevato degli studi che valutano l’efficacia dell’integratore, spesso questi non vengono condotti.

Considerando dunque che non solo alcuni di questi prodotti sono inutili, tra l’altro venduti in modo spudorato e non controllato anche sul web, ma che vi sono casi che attestano e confermano anche danni procurati alla salute, vorrei porvi all’attenzione alcuni dati allarmanti (vi ricordo che ci sono persone che vendono gli integratori anche a famiglie in cui sono presenti minori che ne fanno uso e alle mamme in stato interessante).

Ecco alcuni dati molto preoccupanti (dati reperiti facilmente dal web):

Il consumo di integratori alimentari in Italia non conosce crisi: nell’ultimo anno, secondo Federsalus, è cresciuto del 5,9% in valore e del 4,6% in volume. 

In aumento i fegati «rovinati» da erbe e integratori non sicuri Il fenomeno interessa soprattutto preparati non certificati che «girano» nelle palestre, anche fra le donne di mezza età. I ricercatori d’Oltreoceano hanno analizzato ben 839 pazienti con danni al fegato, afferenti a 8 diverse cliniche del network americano, evidenziando 45 casi di problemi epatici legati all’uso di supplementi per il body building, 85 dovuti a integratori alimentari e fitoterapici e i rimanenti 709 causati da farmaci. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, i supplementi alimentari e quelli a base di erbe si sono rivelati i «più cattivi» per il fegato, portando più spesso al trapianto o addirittura al decesso. I supplementi per gli amanti dei muscoli, dal canto loro, sono stati più spesso responsabili di problemi di ittero prolungato (in media 91 giorni), soprattutto in pazienti di sesso maschile, senza però causare alcun decesso o trapianto. Gli integratori dietetici e rimedi verdi più pericolosi sarebbero quelli commercializzati come prodotti per promuovere la perdita di peso, la disintossicazione, per migliorare le prestazioni sessuali nonché energizzanti e multivitaminici. Le donne di mezza età e con un’educazione scolastica maggiore sono state quelle in cui più spesso sono stati riscontro epatopatie da integratori.”

“Ogni anno negli Stati Uniti gli integratori alimentari mandano circa 20mila persone al pronto soccorso. Basta pensare che, il più grande produttore di integratori al mondoGNC Holdings Inc, si è accordato per pagare 2,25 milioni di dollari per evitare azioni penali federali per l’accusa di vendita di pillole e polveri illegali. Pubblicizzati come necessari per la perdita di peso e per il mettere su muscoli, le proteine sono uno degli integratori più venduti negli Stati Uniti. Le proteine aiutano a costruire i muscoli  ma la maggior parte di noi ne assumono a sufficienza mangiando. Anzi, la maggior parte di noi ne assume anche troppe. Carne, pesce fagioli, uova, derivati del latte, soia e frutta secca sono già ricche di proteine. Inoltre numerose aziende sono state accusate di correggere le loro polveri proteiche con additivi di scarsa qualità”.

È risaputo che gli integratori, se assunti in modo costante, senza interruzioni per lasciare l’organismo riposare, possono causare danni gravi. Nonostante questo principio non sia applicabile solamente agli integratori alimentari, è bene sempre tener presente che la funzione degli integratori è complementare all’alimentazione e prevenire carenze nutritive. Gli eccessi non portano mai ad esiti felici.

“Alcuni prodotti contengono l’ “Androstenedione”, una sostanza che si trasforma in testosterone (ormone sessuale maschile) ed estrogeni (ormone sessuale femminile), modificando i normali livelli di questi ormoni nel corpo, causando problemi di disfunzione sessuale. Negli adolescenti produce una pubertà precoce e problemi di sviluppo sessuale. “

“Caso Efedrina. Alcuni dei prodotti per la cura del peso del corpo contenevano l’efedrina, responsabile del controllo dell’appetito, tramite l’utilizzo di due erbe. Infatti da allora, nel 2002, l’utilizzo di questa sostanza fu vietata in molti paesi degli Stati Uniti d’America. Inoltre nel 2004 la Food and Drug Administration fece diventare illegali alcuni integratori alimentari con l’Efedrina. Molte persone, con problemi di fegato, accusarono e accusano proprio l’azienda e i suoi prodotti la causa dei propri problemi al fegato. L’efedrina ha una struttura chimica molto simile all’amfetamina, motivo per cui, una volta finito l’effetto legato alla produzione di adrenalina, il soggetto che assume il prodotto dimagrante vive un calo drastico dell’umore, che può comportare anche condizioni simili alla depressione.

La vitamina D ultimamente va di gran moda: è consigliata agli anziani per mantenere in salute le ossa ed è prescritta alla maggior parte delle donne in menopausa per prevenire l’osteoporosi. Secondo alcuni studi avrebbe effetti positivi anche per il sistema cardiovascolare, come antinfiammatorio e per prevenire alcuni tipi di tumori. Il Ministero della Salute indica per la vitamina D un apporto massimo negli integratori di 25 microgrammi al giorno, corrispondenti a 1000 UI.  Su internet, però, troviamo alcuni prodotti che, in un barattolino di circa 18 euro ci garantisce l’apporto annuale di vitamina D: 365 pastiglie da 10.000 UI ognuna. Una dose 10 volte più elevata di quella prevista dal Ministero della salute!

Tra il 2003 e il 2006 il DILIN ha infatti raccolto campioni di 341 supplementi dietetici e a base di erbe segnalati da 1268 consumatori. Dopodiché, su 229 di questi integratori è stata effettuata un’analisi chimica dal National Center for Natural Products Reserch dell’Università del Mississippi. Infine sono stati confrontati gli ingredienti trovati con quelli dichiarati in etichetta – in realtà solo 203 dei 229 prodotti erano forniti di etichetta. Ebbene soltanto 90 su 229 presentavano un’etichetta perfettamente rispondente al contenuto.

Oltre a non essere poi così innocui questi prodotti sono venduti da persone comuni che non hanno nessun titolo e formazione in campo nutrizionale per consigliare integratori o apportare modifiche al vostro regime alimentare. Le uniche tre figure che per legge possono prescrivere diete sono medici, biologi e dietisti.
Nessun venditore chiederà l’anamnesi patologica prima di vendere un loro prodotto!
Nessun venditore vi chiederà la vostra composizione corporea per tarare al meglio la dieta e dare un giusto apporto proteico con i sostitutivi pasto a base proteica.
Nessun venditore indagherà se avete effettivamente carenze vitaminiche e di minerali, visto che in teoria andrebbero utilizzati gli integratori in caso di carenze specifiche. Ricordatevi che alcune vitamine, quando presenti in eccesso, vengono escrete tramite le urine. In questo caso assumere integratori inutilmente vi porterà a produrre urine molto concentrate ed affaticare i vostri reni inutilmente.

RIEPILOGANDO:

* sono ampiamente utilizzati nel mondo commerciale e non nel mondo scientifico.

* vengono utilizzati senza raccomandazione né prescrizione  di un professionista qualificato.

* non si assumono sotto vigilanza del medico o il nutrizionista.

* sono in vendita ovunque.

* alcuni sono molto costosi.

* l’etichetta nutrizionale non dichiara quello che realmente contiene il prodotto.

* alcuni componenti sono elementi non conosciuti in campo farmaceutico o erboristico-

* spesso non si sa chi li fabbrica, né la loro vera origine.

* molti non hanno rappresentanti legali né sede a cui fare reclami in caso di problemi con il prodotto.
* la maggior parte degli integratori contengono coloranti, additivi e conservanti tutto tranne che naturali.

Sappiate infine che circa il 90% dei prodotti in commercio di questo tipo sono NON testati su esseri umani e non hanno alla base nessuno studio scientifico serio che possa dimostrarne benefici o controindicazioni per la salute.
Concludendo: chi vi propone un #programma dietetico non lo sta facendo perché vi ha a cuore, perché non conosce neppure il vostro stato di salute. Non vi sta facendo un favore. Né vi sta vendendo una formula magica. Vi sta vendendo semplicemente un prodotto.

*ATTENZIONE*: non è assolutamente vero che tutti gli integratori siano dannosi. MA un’alta percentuale di essi in commercio lo è sicuramente se assunti senza una guida o se si incappa in quella sbagliata. Bisogna informarsi e chiedere consiglio ad un professionista qualificato.

Per sfatare ogni dubbio ecco una banca dati di ARTICOLI SCIENTIFICI in cui potete cercare inserendo alcune parole chiave quello che vi occorre. Come potete notar digitando “SUPPLEMENTS DANGER” (pericolo integratori) esce davvero di tutto: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed

***AGGIORNAMENTO LEGISLATIVO Gennaio 2018*** 

Finalmente un piccolo passo avanti per la tutela dei veri professionisti e dei pazienti. Un conto è il commercio di un prodotto e un conto è dare consigli alimentari per vendere il prodotto. Il filo è sottile, ma in quest’ultimo caso si parla di abuso di professione. Il comma 1 dell’articolo 12 sostituisce l’articolo 348 del codice penale, e aumenta le sanzioni per gli abusivi dall’ attuale “milione di lire” prevedendo la reclusione fino a 3 anni e la multa da 10 mila a 50 mila euro. La pena però aumenta con reclusione fino a 5 anni e multa fino a 75 mila euro per il professionista prestanome, che rischia anche l’interdizione da 1 a 3 anni dall’attività. La sentenza è pubblicata e c’è la confisca della strumentazione usata per commettere il reato che i comuni indirizzeranno a fini assistenziali. In caso di omicidio colposo per l’abusivo (aggiunta ad articolo 589 c.p.) c’è la reclusione da 3 a 10 anni. In caso di lesioni colpose (art 590 cp) la reclusione va da 6 mesi a 2 anni e la pena per lesioni gravissime è la reclusione da un anno e mezzo a 4 anni. Per chi eserciti un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie senza licenza c’è la sanzione amministrativa fino a 7.500 euro.

1 commento su “Integratori, falsi miti da sfatare”

  1. Quisque dui ex, sagittis vitae faucibus ut, consectetur et metus. Aliquam iaculis imperdiet ligula, rhoncus convallis turpis.

I commenti sono chiusi.

Torna in alto